sabato 14 settembre 2019






Che donna sarei,
se non avessi mai pianto,
se non avessi avuto paura
d'aver paura.
Che donna sarei
e cosa potrei lasciare di me
se non la mia immagine
davanti allo specchio
e l'ombra di ciò che ero
e mai più sarà.
Sai,
è così facile vivere,
è così semplice amare,
essere donna,
figlia e madre.
Quante donne potrei essere
amandomi...






Silenzio,
ancora silenzio
mentre sfioro note 
che mi vibrano dentro
e scivolo
nell'inconscia sete di vivere.
Cosa cerco non so,
forse un tetto
che copra la paura, 
forse un treno
che fischi forte la sua rabbia
e la mia.
Silenzio,
solo silenzio voglio in regalo
e una strada pulita
dove riposare,
dove stringere le nuvole 
e con loro volare.
Amatemi così,
come io sono,
come vorrei essere
e mai sarò.

sabato 7 settembre 2019





Appartengo all'aria,
all'utopia di un brivido.
Al di là del mare,
dove la vita si arena e poi riparte,
io ci sarò.
Appartengo ad un idea
e creder non voglio
d'esser alla fine dell'orizzonte.
Al di là del cielo,
dove la notte
accende inconsce verità,
io ci sarò
a perdermi oltre la coltre dei pensieri,
al di là,
per riscoprirmi parte d'infinito.







Poesia ispirata da un dipinto dell'artista Ondina Maria Unida. Artista poliedrica che riesce ad trasmettere le sue emozioni non solo su tela, ma anche nella scultura, le sue opere sono veri capolavori che cura con passione e maestria.